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Prevenire il Parkinson con la dieta mediterranea?

Studi recenti dimostrano che la dieta mediterranea, ricca di antiossidanti e alimenti anti-infiammatori come olio d'oliva, pesce e verdure, potrebbe ridurre il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson. Ma come può l'alimentazione influire sulla salute del cervello?
23/06/2025
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Questo articolo è stato redatto a scopo informativo. Le informazioni contenute in questa pagina non intendono sostituire un parere medico. I professionisti del settore sanitario che lo desiderano possono fare clic qui per accedere alla piattaforma OnTime dedicata all'aggiornamento scientifico.

Il morbo di Parkinson è tra le patologie neurodegenerative più diffuse al mondo, caratterizzata da un progressivo deterioramento delle cellule nervose. Sebbene le cause esatte non siano ancora del tutto chiare, emergenti studi scientifici indicano che l'alimentazione può svolgere un ruolo significativo nella prevenzione della malattia. In particolare, la dieta mediterranea, già ampiamente riconosciuta per i suoi benefici sulla salute cardiovascolare e la longevità, si sta affermando come una promettente strategia preventiva anche per il Parkinson.

Ma quali sono i meccanismi che rendono questa dieta efficace e quali alimenti ne sono protagonisti?

Componenti della dieta mediterranea e loro ruolo protettivo

La dieta mediterranea si basa principalmente su un abbondante consumo di frutta, verdura, cereali integrali, legumi e olio d’oliva come fonte principale di grassi. Include inoltre pesce, moderati consumi di latticini e carne, e un consumo moderato di vino rosso. Questo regime alimentare è particolarmente ricco di antiossidanti, acidi grassi mono e polinsaturi e fibre. Questi nutrienti sono cruciali per contrastare lo stress ossidativo e l’infiammazione, fattori notoriamente coinvolti nella neurodegenerazione.

Diversi studi, soprattutto condotti in Grecia, hanno mostrato che una rigorosa aderenza alla dieta mediterranea può ridurre significativamente (fino al 70%) il rischio di sviluppare il Parkinson. Tale protezione si attribuisce principalmente ai composti bioattivi di alimenti come l’olio d’oliva e il pesce, ricchi rispettivamente di polifenoli e acidi grassi omega-3.

Meccanismi d'azione della dieta mediterranea contro il Parkinson

Una ricerca del 2024 ha identificato diversi meccanismi attraverso cui questa dieta esercita effetti protettivi:

  1. Riduzione dello stress ossidativo: lo stress ossidativo contribuisce significativamente al danno neuronale tipico del Parkinson. Antiossidanti come la vitamina E, i polifenoli e il resveratrolo, presenti nella dieta mediterranea (specialmente nel vino rosso), neutralizzano i radicali liberi, proteggendo così i neuroni dai danni.
  2. Azione antinfiammatoria: l'infiammazione cronica è un elemento chiave nella progressione del Parkinson. Alimenti ricchi di acidi grassi monoinsaturi, come l’olio d’oliva, e di omega-3, come il pesce, possiedono proprietà antinfiammatorie che modulano positivamente la risposta immunitaria del cervello.
  3. Protezione neuronale diretta: i flavonoidi, presenti in grandi quantità in frutta, verdura e vino rosso, attraversano la barriera ematoencefalica svolgendo un'azione neuroprotettiva diretta. Questo riduce il rischio di degenerazione neuronale associata alla malattia.

Evidenze cliniche: i principali studi a sostegno

Un altro studio, condotto nel 2023 ha evidenziato, che un'elevata aderenza alla dieta mediterranea è significativamente associata a un minor rischio di sviluppare il Parkinson (e altre malattie neurodegenerativa) rispetto a diete meno salutari.

Ulteriori ricerche si sono concentrate sull'importanza dell'olio extravergine d’oliva, evidenziando come i suoi polifenoli abbiano effetti protettivi specifici contro l'accumulo patologico di proteine alfa-sinucleina, una delle principali cause della neurodegenerazione nel Parkinson.

La dieta mediterranea come strategia preventiva integrata

Per medici e operatori sanitari, considerare la dieta mediterranea come parte integrante di un programma di prevenzione delle malattie neurodegenerative è essenziale. Questo approccio, supportato da solide evidenze scientifiche, può essere facilmente implementato incoraggiando pazienti e individui sani a consumare maggiori quantità di frutta, verdura, pesce e olio d’oliva, e a limitare carne rossa e cibi ultra-processati.

L’efficacia di questa strategia aumenta ulteriormente se associata ad altre misure preventive quali l’attività fisica regolare e il controllo dei fattori di rischio cardiovascolare.

Conclusioni

Nonostante non sia ancora disponibile una cura definitiva per il morbo di Parkinson, la prevenzione rimane fondamentale. In quest'ottica, la dieta mediterranea rappresenta una preziosa risorsa che, grazie alle sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, offre un significativo potenziale protettivo per il cervello e il sistema nervoso. Promuovere questo tipo di alimentazione sana può dunque essere un importante passo avanti nella prevenzione delle malattie neurodegenerative.

Approfondimenti

Vivere con il Parkinson: strategie quotidiane per pazienti - e caregiver - con una malattia neurodegenerativa

Differenze tra morbo di Parkinson e parkinsonismo

Terapie per il Parkinson il punto della ricerca

Referenze

Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri IRCCS, Dieta Mediterranea: cos’è, come nasce, perché sta scomparendo

Dieta Mediterranea e rischio di malattia di Parkinson. 

Association between Mediterranean diet adherence and Parkinson's disease: a systematic review and meta-analysis. 

Mediterranean diet is associated with a lower probability of prodromal Parkinson's disease and risk for Parkinson's disease/dementia with Lewy bodies: A longitudinal study. Eur J Neurol. 2023 

Fondazione Veronesi, Polifenoli e malattia di Alzheimer: le proprietà dell'olio d'oliva 

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