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Gestione multidisciplinare del dolore: oltre il farmaco

La gestione multidisciplinare del dolore rappresenta una svolta importante, che integra diverse competenze e strategie per aiutare chi soffre a ritrovare benessere e funzionalità.
18/07/2025
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Questo articolo è stato redatto a scopo informativo. Le informazioni contenute in questa pagina non intendono sostituire un parere medico. I professionisti del settore sanitario che lo desiderano possono fare clic qui per accedere alla piattaforma OnTime dedicata all'aggiornamento scientifico.

Immaginate di convivere ogni giorno con un dolore persistente che limita le vostre attività, riduce la qualità della vita e influisce sull’umore. Per molte persone, il dolore non è solo un sintomo temporaneo, ma una realtà quotidiana complessa da affrontare. 

Il dolore cronico interessa milioni di persone nel mondo e, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che circa il 20% della popolazione mondiale ne soffra in modo significativo. Questa condizione non riguarda solo l’aspetto fisico, ma anche quello psicologico, sociale ed emotivo. In questo contesto, la gestione del dolore si trasforma in un percorso complesso che necessita di un approccio integrato e personalizzato.

Cos’è la gestione multidisciplinare del dolore?

La gestione del dolore tradizionale si è spesso focalizzata sul trattamento farmacologico, con l’uso di analgesici, antinfiammatori, oppioidi e altri farmaci. Sebbene questi rimangano strumenti fondamentali, negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza che il dolore non può essere ridotto a una semplice risposta fisica.

La gestione multidisciplinare del dolore implica la collaborazione tra diversi specialisti — medici, fisioterapisti, psicologi, infermieri, terapisti occupazionali e altri — che lavorano insieme per valutare, trattare e supportare il paziente in modo globale. Questo modello considera non solo il sintomo, ma anche le cause, le conseguenze psicologiche e sociali e l’impatto sulla vita quotidiana.

Perché un approccio multidisciplinare?

Il dolore cronico è una condizione multifattoriale, che coinvolge diversi sistemi corporei e processi cognitivi ed emotivi. Uno studio pubblicato nel 2023 ha evidenziato come le strategie integrate migliorino significativamente il controllo del dolore e la qualità della vita rispetto al solo trattamento farmacologico.

Inoltre, affidarsi esclusivamente ai farmaci può portare a effetti collaterali, dipendenza, tolleranza e spesso non riesce a rispondere alle esigenze personali di ogni paziente. Ecco perché la gestione del dolore con un approccio multidisciplinare mira a:

Ridurre il dolore in modo più efficace e duraturo
Migliorare la funzionalità fisica e l’autonomia
Supportare la salute mentale e ridurre l’ansia e la depressione associate al dolore cronico
Favorire una migliore adesione al trattamento e la partecipazione attiva del paziente


Le componenti principali della gestione multidisciplinare

1. Valutazione approfondita e personalizzata

La base di ogni percorso è una valutazione dettagliata, che coinvolge non solo la misurazione dell’intensità del dolore, ma anche l’analisi delle sue caratteristiche, delle cause sottostanti e dell’impatto sulla vita del paziente. Strumenti validati come la scala VAS (Visual Analog Scale) o il questionario Brief Pain Inventory aiutano a quantificare il dolore.

Parallelamente, viene valutato lo stato psicologico, includendo fattori come stress, ansia, depressione e coping, fondamentali per definire un piano terapeutico efficace.

2. Terapia farmacologica mirata

I farmaci restano parte integrante del percorso, ma utilizzati in modo più mirato e personalizzato. Le nuove linee guida internazionali suggeriscono spesso di associare farmaci diversi (come analgesici non oppioidi, antidepressivi, anticonvulsivanti) per agire su diversi meccanismi del dolore, limitando così la dose e gli effetti collaterali.

3. Fisioterapia e riabilitazione

Il movimento e la riabilitazione sono essenziali per contrastare la rigidità muscolare, migliorare la postura e aumentare la forza e la mobilità. Tecniche come l’esercizio terapeutico, la terapia manuale, la ginnastica posturale e la riabilitazione neuromotoria sono integrate nel percorso, personalizzate in base alle condizioni e capacità del paziente.

4. Supporto psicologico

Il dolore cronico ha una forte componente emotiva. La psicoterapia, in particolare quella cognitivo-comportamentale (CBT), aiuta i pazienti a gestire la percezione del dolore, a modificare i pensieri negativi e a sviluppare strategie di coping efficaci. Questa componente è spesso sottovalutata ma è fondamentale per ridurre il circolo vizioso di dolore, ansia e depressione.

5. Tecniche complementari e innovative

Sempre più spesso, la gestione multidisciplinare include anche tecniche complementari, come:

  • Terapie fisiche avanzate: laserterapia, ultrasuoni, TENS (stimolazione elettrica nervosa transcutanea)
    Approcci mente-corpo: meditazione, mindfulness, biofeedback
  • Terapie occupazionali: per aiutare il paziente a reinserirsi nelle attività quotidiane e lavorative

Alcune di queste strategie hanno dimostrato, in studi recenti, di ridurre significativamente la percezione del dolore e migliorare il benessere complessivo.

Innovazioni tecnologiche a supporto della gestione del dolore

La tecnologia ha aperto nuove frontiere nella gestione del dolore. Sistemi digitali e dispositivi indossabili consentono un monitoraggio continuo dei sintomi, offrendo dati preziosi per adattare le terapie in tempo reale.

Ad esempio, app per smartphone permettono ai pazienti di registrare l’intensità del dolore, l’assunzione di farmaci e gli effetti delle terapie non farmacologiche, facilitando la comunicazione con il team medico.

Inoltre, l’intelligenza artificiale sta iniziando a essere utilizzata per prevedere i pattern del dolore e suggerire interventi personalizzati, rappresentando una prospettiva molto promettente.

Il ruolo attivo del paziente: un elemento chiave

La gestione multidisciplinare del dolore è efficace solo se il paziente è coinvolto attivamente nel proprio percorso terapeutico. Educare il paziente sul funzionamento del dolore, sulle tecniche di autogestione e sull’importanza di adottare uno stile di vita sano è fondamentale.

L’adesione al trattamento, l’adozione di abitudini salutari come l’attività fisica regolare, un’alimentazione equilibrata, il controllo dello stress e il sonno di qualità possono contribuire a migliorare notevolmente la situazione.

Conclusione

La gestione del dolore non può essere ridotta a una sola pillola o a un trattamento isolato. Per affrontare il dolore in modo efficace, duraturo e con un approccio umano, è necessario guardare oltre il farmaco e adottare un modello multidisciplinare che integri competenze mediche, psicologiche e riabilitative.

Un percorso di gestione multidisciplinare offre ai pazienti la possibilità di recuperare funzionalità, migliorare la qualità di vita e trovare un equilibrio tra corpo e mente. Le innovazioni tecnologiche e l’attiva partecipazione del paziente rappresentano strumenti preziosi per rendere questo percorso sempre più efficace e personalizzato.

Approfondimenti

Il dolore cronico: cause, impatto e sfide nella gestione

I limiti degli antidolorifici tradizionali: efficacia e rischi

 

Referenze

A global study of pain prevalence across 52 countries: examining the role of country-level contextual factors. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC9198107/ 

W. Multimodal non-invasive non-pharmacological therapies for chronic pain: mechanisms and progress.https://bmcmedicine.biomedcentral.com/articles/10.1186/s12916-023-03076-2#citeas 

The Effect of Occupational Engagement on Lifestyle in Adults Living with Chronic Pain: A Systematic Review and Meta-analysis. Occupational Therapy International. 2022. 10.1155/2022/7082159.

Mobile Application-Based Interventions for Chronic Pain Patients: A Systematic Review and Meta-Analysis of Effectiveness.https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC7694405/ 

 

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