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Menopausa e salute mentale: affrontare ansia, sbalzi d’umore e depressione

La menopausa non è solo un passaggio fisiologico: per molte donne è anche un momento critico per la salute mentale. In questo articolo esploriamo come affrontare ansia, sbalzi d’umore e depressione nella menopausa, commentando evidenze scientifiche e fornendo suggerimenti pratici per chi desidera gestire meglio questa fase di vita.
17/10/2025
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Questo articolo è stato redatto a scopo informativo. Le informazioni contenute in questa pagina non intendono sostituire un parere medico. I professionisti del settore sanitario che lo desiderano possono fare clic qui per accedere alla piattaforma OnTime dedicata all'aggiornamento scientifico.

Quando pensiamo alla menopausa, la prima immagine che ci viene in mente è spesso quella delle vampate di calore o dei disturbi del sonno. Ma sappiamo che menopausa e salute mentale sono intimamente connesse? Numerosi studi mostrano che in molte donne la transizione menopausale è accompagnata da un aumento del rischio di disturbi dell’umore. Capire i meccanismi, riconoscere i segnali e disporre di strategie concrete è essenziale per affrontare questa fase con maggiore consapevolezza e serenità. 

I legami biologici: ormoni, neurotrasmettitori e vulnerabilità

Nel periodo della transizione menopausale (perimenopausa) e nei primi anni postmenopausa, le fluttuazioni e il calo degli estrogeni possono influenzare circuiti cerebrali coinvolti nella regolazione dell’umore e dell’ansia. Le variazioni ormonali influenzano la serotonina, il GABA, il sistema neuroendocrino e modulano la risposta dello stress. Studi recenti indicano che questi cambiamenti biologici possono aumentare la vulnerabilità a sintomi depressivi e ansiosi.  

Tuttavia, non tutte le donne sperimentano disturbi gravi: solo una parte della popolazione mostra sintomi clinicamente significativi. Il rischio sembra essere più alto in chi ha avuto precedenti episodi depressivi, in chi soffre di sonno disturbato o vampate intense, o in chi vive condizioni psicosociali stressanti.  
Un aspetto interessante è che la “vulnerabilità ormonale” potrebbe interagire con fattori protettivi individuali (resilienza, supporto sociale, stili di coping).  

Quali disturbi mentali associati? Ansia, sbalzi d’umore, depressione

Ansia

Molte donne riferiscono un aumento dell’ansia nel corso della menopausa: preoccupazioni e tensioni che sembrano “senza motivo”, senso di irrequietezza, palpitazioni o difficoltà a rilassarsi. La letteratura sull’ansia è però meno abbondante e metodologicamente meno solida rispetto a quella sulla depressione, per cui non è ancora chiaro quanto l’ansia sia un fenomeno intrinseco della transizione verso la menopausa piuttosto che una risposta a cambiamenti di vita correlati.  

Sbalzi d’umore

Le fluttuazioni ormonali possono tradursi in cambiamenti repentini dell’umore: momenti di irritabilità, frustrazione, sensazione di malinconia seguiti da rialzi emotivi. Questi sbalzi, se lievi, fanno parte di un quadro “normale” per molte donne, ma se diventano frequenti o intensi possono interferire con relazioni e attività quotidiane. 

Depressione 

Il sintomo più studiato nella relazione tra menopausa e salute mentale è la depressione. Numerose ricerche indicano che la perimenopausa è il momento di maggiore rischio: una meta-analisi recente ha segnalato che le donne in questa fase mostrano un rischio più elevato di sintomi depressivi rispetto alle fasi premenopausa. Studi prospettici mostrano che alcune donne sviluppano disturbi depressivi per la prima volta proprio in corrispondenza del cambiamento ormonale. Un’analisi sistematica conclude però che non vi è evidenza forte di un innalzamento uniforme del rischio di depressione maggiore in tutte le donne: piuttosto, l’aumento riguarda gruppi con fattori di rischio già presenti (es. storia depressiva, sintomi vasomotori intensi).  

Un dato rilevante: secondo un recente studio statunitense numerose donne riportano sintomi depressivi legati alla menopausa anche se non soddisfano criteri diagnostici di depressione maggiore, e queste “forme sub-cliniche” possono comunque ridurre la qualità della vita.  

Strategie per affrontare menopausa e salute mentale

Monitoraggio e riconoscimento precoce

  • Auto-monitoraggio: tenere un diario dell’umore, annotando variazioni, intensità, fattori scatenanti (sonno, stress, alimentazione).
  • Screening regolare: nei controlli ginecologici o medici di base può essere utile integrare questionari per individuare variazioni significative.
  • Dialogo aperto con il medico: segnalare sintomi di ansia, instabilità emotiva, perdita di interesse o apatia, anche se “leggeri”, per valutare l’andamento nel tempo. 

Interventi non farmacologici

  • Psicoeducazione e consapevolezza 
    Capire che alcuni sbalzi emozionali possono essere fisiologici allevia l’ansia di “non essere normali”. Gruppi di sostegno o programmi educativi potrebbero aiutare nel condividere le esperienze.  
  • Terapia cognitivo-comportamentale (CBT) e altre psicoterapie 
    La CBT ha dimostrato efficacia per ansia e depressione nelle donne in menopausa, in particolare nella gestione dei pensieri automatici negativi e nel potenziamento delle strategie d’adattamento. Alcuni studi mostrano benefici nel ridurre anche sudorazioni notturne e insonnia correlate all’umore.
  • Tecniche di rilassamento e mindfulness 
    Pratiche come meditazione, biofeedback, rilassamento muscolare progressivo e tecniche di respirazione possono ridurre l’ansia, migliorare il sonno e attenuare la sensazione di instabilità emotiva.
  • Attività fisica e stile di vita 
    L’esercizio aerobico regolare, il cammino, lo yoga e il Tai Chi sono utili non solo per la salute fisica, ma anche per la stabilizzazione emotiva, grazie all’effetto antidepressivo sui neurotrasmettitori. 
    Un buon sonno è fondamentale: igiene del sonno (ambiente fresco, oscurità, routine regolare), evitare caffè/tè nelle ore tarde. 
    Alimentazione equilibrata, limitazione di alcol e caffeina, e supporto sociale (amicizie, gruppi) completano un quadro di sostegno efficace. 

Trattamenti ormonali e farmacologici 

  • Terapia ormonale sostitutiva (HRT / MHT – menopausal hormone therapy) 
    In alcuni casi, l’HRT (estrogeni ± progestinici) può aiutare ad alleviare sintomi fisici come vampate e disturbi del sonno, contribuendo in modo indiretto a migliorare l’umore e ridurre l’ansia.  
    Alcuni studi evidenziano che in donne perimenopausali con depressione, l’uso di estrogeni può potenziare la risposta agli antidepressivi. Una meta-analisi recente ha suggerito che combinazioni ormonali come bazedoxifene + estrogeni possono migliorare i sintomi depressivi nelle donne menopausali.  
    Tuttavia, l’uso dell’HRT va valutato caso per caso, considerando benefici e rischi e preferendo modalità e tempistiche che minimizzino il rischio.  
  • Antidepressivi / ansiolitici 
    Se il disturbo dell’umore soddisfa i criteri clinici di depressione o disturbo d’ansia, l’uso di antidepressivi può essere appropriato. La scelta va personalizzata e, in alcuni casi, integrata con estrogeni.  
  • Altri interventi sperimentali 
    Alcune ricerche di frontiera valutano l’uso di integratori, modulazione infiammatoria o antiossidanti come supporto nel trattamento della depressione perimenopausale, ma al momento mancano prove solide per consigliarli come opzione di prima linea.  

Monitoraggio, personalizzazione e supporto a lungo termine

  • Il percorso ideale è multidisciplinare: ginecologo, psichiatra/psicologo, medico di base possono collaborare per adattare la terapia.
  • È utile periodicamente rivedere l’efficacia delle misure adottate (scale, diario dell’umore) e modulare il trattamento nel tempo.
  • Il coinvolgimento attivo della paziente è fondamentale: decisioni condivise, informazione su possibili rischi/benefici, tempi realistici di risposta.
  • L’attività di rete con gruppi di donne in menopausa o comunità dedicate può offrire sostegno emotivo, condivisione di strategie e reciproca motivazione. 

Conclusione

La relazione tra menopausa e salute mentale è complessa e multifattoriale. Le variazioni ormonali legate alla transizione menopausale possono predisporre a sintomi di ansia, sbalzi d’umore e depressione, in particolare in donne che presentano fragilità individuali pre-esistenti. Tuttavia, non si tratta di un destino inevitabile: un approccio preventivo e integrato, che includa monitoraggio, terapia non farmacologica, supporto psicologico e, quando indicata, terapia ormonale o antidepressiva, consente di gestire efficacemente molti casi. Il dialogo aperto, l’autoconsapevolezza e il coinvolgimento attivo della persona sono elementi chiave per affrontare questa fase con meno ansia e maggiore controllo.  
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Referenze

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